NO ALLO SCOMPUTO SE IL MINISTERO NON PROVA GLI IMPORTI PERCEPITI

13.02.2015 17:04

NO ALLO SCOMPUTO SE IL MINISTERO NON PROVA GLI IMPORTI PERCEPITI

Il Tribunale Ordinario di Roma ha depositato in questi giorni una sentenza favorevole ad un soggetto difeso dall'avv. Emanuela De Rossi il quale, a causa delle emotrasfusioni ricevute quarant'anni prima, ha contratto l'epatite C.

Il Giudice ha riconosciuto la responsabilità del Ministero della Salute per il contagio occorso all'attore nonostante le trasfusioni fossero anteriori sia alla scoperta dei virus HBV che HCV.

Inoltre, il Tribunale romano, in tema di indennizzo, non ha accolto la richiesta del Ministero di sottrarre quanto percepito dal danneggiato a titolo di indennizzo in quanto si è limitato a chiedere lo scomputo senza quantificare gli importi effettivamente percepiti dal danneggiato.

Argomento: NO ALLO SCOMPUTO SE IL MINISTERO NON PROVA GLI IMPORTI PERCEPITI

Data: 14.04.2015

Autore: Maria

Oggetto: scomputo

Buongiorno avvocato, non capito se la sentenza è favorevole o no. Cosa succede se il ministero prova gli importi percepiti?

Data: 15.04.2015

Autore: Avv. Emanuela De Rossi

Oggetto: R: scomputo

Gentile Signora, purtroppo l’orientamento giurisprudenziale attualmente dominante prevede la scomputabilità dell’indennizzo percepito dalla somma riconosciuta a titolo di risarcimento danni. Capita sovente che l’amministrazione convenuta eccepisca genericamente detto scomputo. In alcuni casi diversi Tribunali d’Italia hanno respinto la richiesta affermando la necessità di dimostrare l’esatto ammontare della somma che si chiede di sottrarre.

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