RISARCIMENTO DANNI DA EMOTRASFUSIONE
Alcuni soggetti malati di epatite C, epatite B o HIV, risultano contagiati a seguito di trasfusione di sangue o emoderivati. Il sangue ed i suoi derivati, infatti, veicolano virus.
La trasfusione può essere avvenuta anche parecchi decenni prima della scoperta della malattia, in quanto si tratta di malattie che possono rimanere silenti ed asintomatiche anche per 20, 30 anni!
Prima della promulgazione della legge 210/1992, i donatori di sangue non sempre venivano sottoposti ad adeguati controlli, pertanto anche soggetti malati e quindi portatori di epatiti virali o di HIV, donavano il proprio sangue, che trasfuso in un altro soggetto causava il contagio.
Ancora oggi capita che il donatore sia infetto e ciò sfugga ai controlli eseguiti.
Il Ministero della Salute, sin dalla propria costituzione, doveva vigilare sulla sicurezza del sangue, ma ciò non sempre avveniva.
Pertanto, il contagio attraverso trasfusione, nella maggior parte dei casi, è dovuto al comportamento omissivo del Ministero della Salute per colposa inosservanza dei propri doveri istituzionali di sorveglianza e vigilanza in materia sanitaria e in particolare nella produzione, commercializzazione e distribuzione del sangue.
Ove ciò si sia verificato, il Ministero della Salute è tenuto a risarcire i danni cagionati ai soggetti che a causa di emotrasfusione sono stati contagiati da epatite virale e/o da HBV.
Lo Studio di Epatologia Legale dispone delle capacità e delle risorse umane per istruire, promuovere e portare a termine azioni di risarcimento danni da emotrasfusione nei confronti del Ministero della Salute .
I soggetti contagiati a seguito di trasfusione hanno il diritto di ottenere giustizia oltre che di essere risarciti per tutti i danni subiti, sia i danni non patrimoniali (danni psicofisici, pregiudizio morale, pregiudizio esistenziale), sia i danni patrimoniali: lo Studio di Epatologia Legale, grazie ad una duratura e consolidata esperienza nel settore, può aiutarVi!
PRESCRIZIONE DELL’AZIONE DI RISARCIMENTO DANNI DA EMOTRASFUSIONE
Nel caso in cui siate un soggetto contagiato da epatite C e/o epatite B a seguito di trasfusione di sangue o di emoderivati, nella maggior parte dei casi, avete diritto ad essere adeguatamente risarciti per tutti i danni subiti.
Anche se la trasfusione è avvenuta parecchi decenni prima della scoperta della malattia, ancora oggi potete procedere per ottenere la tutela dei vostri diritti, in quanto si tratta di malattie che possono rimanere silenti ed asintomatiche anche per 20, 30, 40 anni!
Anche se la trasfusione è avvenuta negli anni 70 ad esempio, ma la malattia o la causa del contagio è stata scoperta solo negli ultimi anni, potete procedere giudizialmente per ottenere la tutela dei Vostri diritti.
Capita sovente, infatti, che la patologia venga accertata dopo decenni dalla trasfusione, oppure che solo dopo aver scoperto la malattia, nel tentativo di individuare la causa del contagio, si venga a sapere di essere stati sottoposti a trasfusione di sangue o di emoderivati, questo perché spesso, durante il ricovero, non ci si rende conto di essere stati trasfusi.
In questo caso sarà necessario richiedere la cartella clinica del ricovero (che deve essere disponibile presso le strutture ospedaliere anche se sono trascorsi parecchi anni dal ricovero) e verificare, attraverso l’aiuto di un professionista, se effettivamente è stata eseguita una trasfusione.
In caso positivo, si potrà valutare se procedere.
Lo Studio di Epatologia Legale, vi aiuterà nel percorrere l’iter sopra descritto al fine di verificare se ci sono i presupposti per promuovere un’azione finalizzata ad ottenere il risarcimento dei danni subiti,ed, in caso positivo, agirà per ottenere la tutela dei vostri diritti.